I progetti dell'Associazione AMICI DEI BAMBINI DI STRADA si susseguono numerosi, perché numerose e costanti sono le necessità legate alle condizioni di vita di bambini e adulti nei paesi del Terzo Mondo.
Portiamo avanti con tenacia il nostro impegno come Associazione, grazie al quale siamo in grado di portare speranza e sostentamento a tante persone, offrendo loro un rifugio dalla violenza e dalla fame.
I progetti che intraprendiamo sono belli, anzi bellissimi: ma senza l'aiuto di tutti potremmo fare ben poco. Per questo motivo ringraziamo gli amici che supportano le nostre iniziative, che sono quindi gli AMICI DEI BAMBINI DI STRADA.
L'Associazione ha scelto di sostenere le donne e i bambini della comunità di Nchiru a Meru, in Kenya, affinché possano avere finalmente accesso all'acqua.
Notoriamente chi si occupa della ricerca dell'acqua in Africa sono oggi le donne ed i bambini: infatti, le donne e i bambini sono costretti a percorrere molti km a piedi anche 2 volte il giorno, per raggiungere la fonte più vicina per approvvigionarsi di acqua, che spesso trovano solo scarsa ed inquinata.
Procurarsi l'acqua oggi a Meru, significava impiegare buona parte della giornata a questo scopo. Noi invece abbiamo voluto che essi impegnassero il loro tempo in modo più intelligente, senza dover essere costretti a pietose e, molte volte pressoché inutili, marce alla ricerca della poca acqua disponibile. Questo investimento, da noi fatto per i bambini e le donne di Nchiru e di Tigania dà frutti a breve e a lungo termine:
- a breve sui bambini che finalmente, non dovendo più aiutare le famiglie, possono dedicare il tempo allo studio, come loro diritto, ottenere un titolo di studio o imparare un mestiere.
- A lungo termine dando loro l'opportunità di un futuro, fatto non solo di emigrazione clandestina e di miseria, ma di possibilità concrete di lavoro.
Per le donne perché possono utilizzare il "fattore tempo" per trarne sostentamento e crescere.
- L'investimento sulle donne a breve è quello di sollevarle da un gravoso impegno quotidiano che permette loro di dedicarsi alle famiglie e di impegnare il tempo libero in altre occupazioni. Con la concessione di microcredito si permetterà loro di iniziare delle micro-attività sia artigianali quali tessitura, ricamo che la coltivazione di ortaggi, di cereali, l'allevamento di bestiame e conseguente vendita o baratto di questi prodotti.
- A lungo termine ci sarà la modifica sostanziale dell'economia familiare con l'introito di denaro proveniente da queste attività e conseguente miglioramento dell'intera economia della zona.
Abbiamo lavorato ad un’importante opera architettonica per portare l'acqua alla zona che fino ad allora ne era sprovvista. L'acquedotto costruito porta acqua, oltre che al Villaggio di S. Francesco, al Villaggio S. Clara e a tutta la zona di Nchiru, Naniuchi, Meru, zona abitata da circa 10.000 persone, anche alle 6 scuole pubbliche della zona, dove sono stati costruiti i locali di distribuzione con docce, lavatoi e abbeveratoi per gli animali. Il nuovo progetto ha previsto inoltre l'installazione di serbatoi più piccoli per l'accumulo e per garantire a tutta la popolazione la fornitura costante di acqua, oltre all'installazione di un serbatoio presso il Villaggio dei bambini sieropositivi del Meriggio.
Nel 2008 abbiamo deciso di aumentare il nostro impegno per l'alimentazione dei bambini, fornendo ai fanciulli e alle fanciulle, ospiti del St. Francis Village e del St. Clara Village anche la farina per la polenta, unico piatto per pranzo e cena, oltre al semolino per colazione. Inoltre abbiamo dato sia a loro, che ai bambini della scuola pubblica di S. Rita il pane ogni giorno, impegno che abbiamo preso sin dal 2003 ed in totale sono 1500 bambini.
Abbiamo ancora contribuito con una spesa di euro 1.050,00 alle necessità dell'Ospedale di Nanoro in Burchina Faso.
Allo stesso tempo, abbiamo indirizzato il nostro aiuto in Congo, paese martoriato da una guerra di cui si hanno poche notizie. Qui opera Padre Giovanni Piumatti nella sua missione di Muhanga nel Nord Kivu, per portare aiuto ai bambini che soffrono di gravi problemi di malnutrizione
Ci preoccupiamo anche di fare un'opera di contrasto ai matrimoni forzati, rivolta a tutela delle bambine in tenera età, spesso costrette a matrimoni con uomini anziani in età prepuberale. E' la stessa che si porta avanti in Kenya nella zona dei Masai e dei Samburu a Dol Dol dove il Presidente del Parlamento keniota Kaparro aveva richiesto la costruzione della scuola superiore, frequentata dalle ragazze della zona all'Associazione S. Francesco di Osnago, quella che ha costruito il Villaggio di S. Francesco con cui collaboriamo.
Noi cerchiamo di contrastare questa piaga con l'accoglienza in India presso le case di Kallanode e di Karikottakari, in Senegal a Khombolè, in Libano con l'accoglienza nella casa di Jbeil presso Beirut e qui rivolta alle bambine e ragazze raccolte lungo la strada o provenienti dalla Siria dalle zone devastate dalla guerra e dall'Isis. Qui la situazione è anche, se possibile, peggiore. Suor Barbara, siriana, ci ha parlato di bambine di 7, 8 anni comprate al mercato per il matrimonio!!!!!!